I am ... because ...
How come this title?
Because each of us always has a main and a secondary image.
The images of rugby fans that are displayed in the exhibition are an obvious example.
Certainly each of them has its own main image, it will be an engineer, a worker, a trader, a craftsman, an employee, ...
But at the same time each of them also has a secondary image, which expresses its true being, its ironic way of facing the world, the joy of living.
Rugby allows them to make the secondary image prevail over the main one, to show the true self of the individual.
For this reason, the exposed portraits have not been deliberately retouched to make them look more beautiful, but, vice versa, the defects and contradictions with the mottos that accompany them have been highlighted.
In fact, each portrait is accompanied by a motto that can be representative of the image with which it is associated, but, for the majority of cases, it returns an ironic even if deeply true image.
The film "Third Half, before and after" which will be shown during the opening hours of the exhibition, is intended to be an authentic, colorful and festive representation of the rugby people, before, during, but above all after the game.
Rugby sport could not exist without the Third Half.
Sono...perché...
Come mai questo titolo?
Perché ognuno di noi ha sempre una immagine principale ed una secondaria.
Le immagini dei tifosi del rugby che sono esposte in mostra ne sono un esempio evidente.
Certamente ognuno di loro ha una propria immagine principale, sarà un ingegnere, un operaio, un commerciante, un artigiano, un impiegato, ...
Ma nello stesso tempo ognuno di loro ha anche una immagine secondaria, che esprime il suo vero essere, il suo modo ironico di affrontare il mondo, la gioia di vivere.
Il rugby permette loro di far prevalere l'immagine secondaria su quella principale, di mettere in mostra il vero io dell'individuo.
Per questo motivo, i ritratti esposti non sono stati volutamente ritoccati per farli sembrare più belli, ma, viceversa, sono stati evidenziati i difetti e le contraddizioni con i motti che li accompagnano.
Infatti, ad ogni ritratto viene affiancato un motto che può essere rappresentativo dell'immagine a cui è associato, ma, per la maggioranza dei casi, ne restituisce un'immagine ironica anche se profondamente vera.
The Third Half is a tradition that plays on the two formal halves that comprise a rugby match. Rugby is a sport where values have prevailed since its start as a sport and haven’t been lost.
Thankfully, one of the traditions that hasn’t been lost is the Third Half. Rugby is the only sport in the world that has an official third half that isn’t really played in the court and is an opportunity for all rugby players to celebrate. Once the two 40-minute halves of a rugby match are over, all players will meet again to share food, drinks, and anecdotes with friends and players from both teams.
We all already know the iconic saying, “rugby is a sport of villains practiced by gentlemen, while football is a gentleman’s sport practiced by villains”. The Third Half allows the villain in every player to come out and celebrate, as a gentleman, the victory of the team and indulge in the comradery of rugby in a relaxed environment.
As we know, rugby isn’t just about scoring, but about exalting certain moral values. That’s why rugby players actually never discuss the decisions of the referee, and is also why during this Third Half, there are no individual celebrations. Instead, every player understands that scoring is a collective achievement, so they all celebrate together, as team.
A lot of people keep thinking that rugby is an aggressive and violent sport, which is an understandable mistake. Rugby does look pretty violent at first sight, and the greatness of the sport isn’t necessarily obvious when watching a match. But those same people would probably change their minds if they got to see the players during Third Half, the moment they socialize, eat, sing and drink, and truly celebrate friendship. In fact, the point of the Third Half is to recognize that rugby isn’t about victory but friendship, understanding and respect between the teams. All rugby players know that the values apply on and off the field because rugby is a lifestyle, values are respected on and off the field. Being a great player isn’t just doing a good job on the field, a great player has to also be a respectful person in life off the field.
Third Halves are often the most important halves of a match because they really help players express their passion of the sport in a respectful and noble way without causing trouble for themselves or others. And what’s more, it’s an actual part of the rugby code of conduct. If there’s no Third Half, there’s no time to remember, celebrate and practice the values of the sport with other teams.
Rugby fans share the same moral values on and off the field with the players. The fans do not play the game on the field, but they do not protest against the referee's decisions, they do not insult their opponents, they do not whistle the National Anthem of the contenders, they do not clash with the supporters of the other team; simply, during the two halves played, they support their team. Before and after the game the fans respect each other, socialize among themselves, dress in a mixed way, their own team's jersey and the opposing team's kilt, joke together, play together, eat and drink together; have fun together.
It could be said that, as team members play "three halves", fans also do the same, before, during and after the game. And the most beautiful is certainly the last one, the Third Half where regardless of the hardness of the match and the result gained on the field, players and supporters of the two teams are all tightened in a single symbolic fraternal and sporting embrace.
Il Terzo Tempo è una tradizione che si continua a giocare dopo i due tempi che comprendono una partita di rugby. Il rugby è uno sport in cui i valori hanno prevalso sin dal suo inizio come sport e non sono stati persi.
Una delle tradizioni che non è andata persa è il Terzo Tempo. Il rugby è l'unico sport al mondo che ha un Terzo Tempo ufficiale che non si gioca davvero in campo e rappresenta un'opportunità per tutti i giocatori di rugby di festeggiare. Una volta terminate le due metà di 40 minuti di una partita di rugby, tutti i giocatori si incontreranno di nuovo per condividere cibo, bevande e aneddoti con amici e giocatori di entrambe le squadre.
Conosciamo già tutti il detto iconico, "il rugby è un gioco bestiale praticato da gentiluomini, mentre il calcio è uno sport per gentiluomini praticato da bestie". Il Terzo Tempo permette alla bestia che è in ogni giocatore di andarsene via e celebrare, come un gentiluomo, la vittoria della squadra e concedersi il cameratismo del rugby in un ambiente rilassato.
Come sappiamo, il rugby non è solo fare punti, ma esaltare determinati valori morali. Questo è il motivo per cui i giocatori di rugby in realtà non discutono mai delle decisioni dell'arbitro, ed è anche il motivo per cui durante questo Terzo Tempo non ci sono festeggiamenti individuali. Invece, ogni giocatore capisce che il punteggio è un risultato collettivo, quindi tutti celebrano insieme, come una squadra.
Molte persone continuano a pensare che il rugby sia uno sport aggressivo e violento, e questo è un errore comprensibile. A prima vista il rugby sembra piuttosto violento e la grandezza di questo sport non è necessariamente ovvia quando si guarda una partita. Ma quelle stesse persone probabilmente cambierebbero idea se potessero vedere i giocatori durante il Terzo Tempo, nel momento in cui socializzano, mangiano, cantano e bevono e celebrano davvero l'amicizia. In effetti, l’essenza del Terzo Tempo è riconoscere che il rugby non si estrinseca nella vittoria, ma nell'amicizia, nella comprensione e nel rispetto tra le squadre. Tutti i giocatori di rugby sanno che i valori si applicano dentro e fuori dal campo perché il rugby è uno stile di vita, i valori sono rispettati dentro e fuori dal campo. Essere un grande giocatore non significa solo fare un buon lavoro in campo, un grande giocatore deve anche essere una persona rispettosa nella vita fuori dal campo.
I Terzi Tempi sono spesso i tempi più importanti di una partita perché aiutano davvero i giocatori a esprimere la loro passione per lo sport in modo rispettoso e nobile senza causare guai a sé stessi o agli altri. E per di più, fa parte del codice di condotta del rugby. Se non c'è il Terzo Tempo, non c'è tempo per ricordare, celebrare e praticare i valori di questo sport con altre squadre.
I tifosi del rugby condividono con i giocatori gli stessi valori morali dentro e fuori dal campo. I tifosi non giocano la partita in campo, ma non protestano contro le decisioni dell’arbitro, non insultano gli avversari, non fischiano l’Inno Nazionale dei contendenti, non si scontrano con i tifosi dell’altra squadra; semplicemente, durante i due tempi giocati, tifano la propria squadra. Prima e dopo la partita i tifosi si rispettano, socializzano tra di loro, si vestono in modo misto, maglia della propria squadra e kilt della squadra avversaria, scherzano insieme, giocano insieme, mangiano e bevono insieme; si divertono insieme.
Si potrebbe affermare che, come i componenti delle squadre giocano “tre tempi”, anche i tifosi fanno altrettanto, prima, durante e dopo la partita. Ed il più bello è sicuramente l’ultimo, il Terzo Tempo dove a prescindere dalla durezza della partita e dal risultato maturato sul campo, giocatori e tifosi delle due squadre sono tutti stretti in un unico simbolico abbraccio fraterno e sportivo.